Dietro ogni azienda ci sono uomini, donne, storie, scelte, passioni. Ascoltarle e raccontarle può essere illuminante.
Le radici: una passione che nasce presto
Figlio di un abile elettricista e di una straordinaria casalinga con la passione per il cucito, Domenico cresce in una famiglia dove ci si ama profondamente, e dove il lavoro è sacrificio, ma anche orgoglio. Il suo percorso di studi lo porta a diventare geometra.
Nel 1990 il destino gli fa incontrare Simone Di Tonno, il suo migliore amico, che anni dopo diventerà il suo socio. Ma un’altra è la data che segnerà per sempre la sua vita: 3 novembre 1993. Quel giorno Domenico accompagna a casa, in Vespa, una ragazza di nome Maria, sua compagna di classe. Una sosta, un bacio, e da quel momento non si lasceranno più. Oggi Maria è sua moglie, e insieme hanno due splendide figlie, Sara e Sabrina.
Tre donne, tre incredibili amori, eppure da sempre Domenico ha una grande passione: il Napoli calcio. Non è solo una squadra, è praticamente un pezzo della sua vita. Ha visto Maradona giocare, ha vissuto le gioie e le delusioni, e ogni domenica le sue emozioni si tingono d’azzurro. Per lui, il Napoli non è solo tifo, è identità.
La gavetta: imparare dal basso
Nel 1997 arriva una grande sfida: il debutto nel mondo del lavoro come geometra. È convinto che sarà facile, ma appena mette piede in cantiere, lo accoglie un capomastro con un ordine perentorio: “Lì c’è il sabbione, il cemento e la pala. Inizia a impastare”. Domenico non discute, si rimbocca le maniche e impara, giorno dopo giorno, a conoscere il mestiere dalla base, sbagliando e migliorando, lavorando fianco a fianco con muratori, carpentieri e operai esperti.
Nel 1999, ormai pronto, si trova di fronte a una grande responsabilità: la direzione del cantiere per la costruzione del Poliambulatorio SAUT di Arzano (NA). Il suo primo giorno da capocantiere è diverso: questa volta nessuno gli dà una pala, bensì un pacco di disegni da studiare. Un’altra scuola, un altro maestro, un altro passo avanti.
La svolta: dalla cantieristica alla sicurezza
Nel 2008 scatta qualcosa: dopo anni nell’edilizia, sente il bisogno di una nuova sfida. A questo punto, nel suo percorso entra una figura fondamentale: Carmine Piccolo. Un mentore, un punto di riferimento, un amico che ha saputo guidare Domenico e Simone nel percorso di crescita e di cambiamento. È proprio quello il momento in cui danno vita a Workin’626 srl, formandosi e preparandosi a fondo e con passione. Insieme capiscono che la sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo normativo, è una missione.
Ma una frase del suo amato papà continua a frullargli nella testa: “Mi sembri un ingegnere! Se sai così tante cose, allora devi laurearti!”. Domenico decide così di rimettersi a studiare, laureandosi in Ingegneria della Sicurezza.
Oggi, con Workin’626, Domenico e il suo team formano lavoratori, diffondono la cultura della prevenzione, portano avanti la missione di proteggere chi ogni giorno si mette in gioco sul posto di lavoro.
La sicurezza non è solo una legge, è un valore. E per Domenico e il suo team, è l’unico modo per lavorare.
E nel frattempo, tra un cantiere e un corso di formazione, c’è sempre tempo per tifare Napoli. Perché certe passioni non si spengono mai.